Venerdì scorso è stata una giornata molto impegnativa, soprattutto per i nostri stomaci. Infatti di pomeriggio siamo andate al Club Canottieri Roggero di Lauria di Mondello, per la presentazione del Romanzo Culinario di Bonetta Dell’Oglio e la sua Cena d’Autunno ( a pranzo eravamo state al Bavaglino di Giuseppe Costa, quindi eravamo molto soddisfatte!).
Bonetta Dell’Oglio, chef palermitana, è la paladina della rivoluzione del cibo: mangiare bene per vivere bene. Tutta la sua filosofia e la sua etica del cibo sono contenute nel suo libro Romanzo Culinario, scritto con la giornalista Eleonora Lombardo. Un vero e proprio manifesto di quello che ha definito “Lusso Naturale”, fatto tramite un viaggio in Sicilia alla ricerca di eccellenze ed incontri con produttori illuminati. Una storia che parte dall’origine della passione della chef per il cibo e per quella cucina siciliana che rivisita ed innalza al rango di cucina gourmet nelle immancabili ricette.
Il punto focale della sua cucina sono le materie prime: dai grani antichi, che ha contribuito a riportare alla ribalta con l’associazione La Rivoluzione in un Chicco (progetto per recuperare e tutelare le specie di grani antichi rare), al miele, alle carni allevate in modo sano e naturale. Insomma, un ritorno alle origini per un futuro migliore, non solo per i consumatori ma anche per i produttori e per la natura. Dopo la sua esperienza con il ristorante La dispensa dei Monsù, è diventata Ambasciatrice di Slow Food ed ambasciatrice in Sicilia del progetto di Jamie Oliver (Food revolution). Oggi gira il mondo portando diffondendo il suo sapere e le nostre tradizioni culinarie ed alimentari.
Potremmo definire la Cena d’Autunno una dimostrazione pratica di tutto quello che si trova nel romanzo.
Prima della cena, abbiamo fatto una piccola degustazione con pane nero di Castelvetrano di Molini del Ponte abbinato a mieli di Sicilia di Ape nera Sicula di Amodeo Carlo, insieme a delle cialde di riso con granita di piselli e ragù essicato, create da Bonetta dell’Oglio.
Iniziamo con l’amouse bouche “A Pane e Tumazzo”, molliche di pane nero fritte con crema di tuma, polvere di olive ed erbette. Un piatto dal gusto intenso che rimanda alla terra, all’alimentazione semplice della campagna. “Passeggiata a sorpresa”, spuma di cavolfiore con pane croccante, castagne, amarene e Vastedda del Belice. La spuma di cavolfiore copre, visivamente, tutti gli altri ingredienti cosicché ogni boccone è una sorpresa, una volta la croccantezza del pane, un’altra la dolcezza della Vastedda, un’altra ancora il piacevole amaro dell’amarena.
“Cupola Araba – versione terra”, grano spezzato di Tumminia ripieno di ragout Precolombiano con spuma di Caciocavallo palermitano e olio al prezzemolo. Una versione insolita dell’arancina, un’esplosione di gusto! Il ragout precolombiano, senza pomodoro, è eccezionale, la carne si scioglie in bocca e la spuma di Caciocavallo da personalità ad un piatto amabile. “Maialino e mele” filetto di maialino nero e mele dell’Etna. Un piatto molto semplice realizzato con ingredienti di straordinaria qualità.
“Pane e latte, come da bambini” crema di latte, miele, crostini di pane dolce, mandorle e crema di cachi. Concludiamo con “Petit four, Ricordi siculi”, una gioia per gli occhi e per il palato i mini cannoli accompagnati da castagne glassate!
L’intero menu è stato accompagnato dai vini; Voria bianco di Porta del Vento, un vino frizzante ottenuto da uve 100% Catarratto, biologico e biodinamico, non filtrato e con la presenza di lieviti in bottiglia; Rosso Guccione di Francesco Guccione, un Perricone in purezza assolutamente naturale. Scelte non casuali, entrambi i vini sposano perfettamente i piatti e la filosofia di Bonetta Dell’Oglio.
Una cucina dal sapore antico ma realizzata con consapevolezza e resa contemporanea e creativa. L’utilizzo di ingredienti rigorosamente locali e che seguono la stagionalità danno un valore aggiunto sia al gusta sia all’aspetto nutrizionale: cibo che nutre davvero, il corpo e soprattutto l’anima.