Tornate a Palermo dopo sei giorni a Napoli ed innumerevoli pizze, vi raccontiamo il nostro tour gastronomico consigliandovi i posti che abbiamo provato nell’arco di quasi una settimana. Dall’alba al tramonto, dal dolce al salato, inizieremo dalle pasticcerie per finire con i locali per aperitivi e dopo cena. Mettetevi comodi, l’articolo è lungo e potrebbe farvi venire parecchia fame! Siete avvisati!
Gran Caffè Gambrinus, Via Chiaia, ½
Lo storico caffè si trova nel salotto buono della città, praticamente a Piazza del Plebiscito e di fronte al Palazzo Reale ed al Teatro San Carlo. Aperto nel 1860, è stato frequentato da artisti, intellettuali e personaggi di spicco della vita politica europea come Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio, l’Imperatrice Elisabetta di Wittelsbach e diversi presidenti della Repubblica italiana. I locali sono sontuosi: velluto rosso, legno e oro i materiali dominanti. Andare al Gambrinus non significa solo assaggiare il vero caffè napoletano ma immergersi nella gloriosa storia di questa città.
Cafè Mexico, Via Alessandro Scarlatti, 69
Situato nel quartiere Vomero, uno dei più caratteristici ed in di Napoli, il Cafè Mexico è il caffè per eccellenza. Qui è possibile, oltre a gustare un ottimo caffè, acquistare le loro diverse miscele o i chicchi ancora da macinare. Noi abbiamo comprato il caffè Passalacqua, miscela 100% arabica, non l’abbiamo ancora provato ma vi faremo sapere com’è, perchè presto faremo una recensione del prodotto. Anche il Cafè Mexico ha diverse sedi dislocate in giro per la città.
Pasticceria Capparelli, Via dei Tribunali, 327
Un’istituzione in fatto di pasticceria tradizionale napoletana. Il regno di baba’ e sfogliatelle nel centro storico della città, a pochi passi dalla Via dei presepi (Via San Gregorio Armeno), dal Cristo velato e tante altre attrazioni turistiche. Una pasticceria d’altri tempi, piccola ma con una sobria eleganza, hanno anche uno spazio esterno dov’è possibile gustare i loro dolci capolavori anche all’aperto, immergendosi completamente nell’aria della Napoli più vera e verace.
Pasticceria Poppella, Via Arena alla Sanità, 28/29 e Via Santa Brigida, 69/70
La pasticceria Poppella nasce nel 1920 come panificio, per poi diventare tarallificio e solo in tempi più recenti pasticceria. La svolta arriva nel 2015 con la nascita di quello che diventerà il loro dolce identificativo: il fiocco di neve, una brioche leggera ripiena di crema di latte e ricotta di pecora e ricoperta di zucchero a velo. Mai nome fu più indovinato! Questo piccolo dolce è talmente leggero e soffice da sciogliersi in bocca, proprio come un fiocco di neve. Altri dolci nuovi come il Calice di San Gennaro e la torta Napulè (che potete vedere nella foto) , affiancano quelli della tradizione in un locale moderno ed accogliente.
Gay Odin, Via Toledo 214
In una delle vie dello shopping (ma hanno tante altre sedi a Napoli, Roma e Milano), sorge questa cioccolateria artigianale. Dai primi del 900 il cioccolato in città ha solo un nome: Gay Odin. Isidoro Odin, fondatore dell’azienda, era un cioccolatiere di Alba che, alla ricerca di un posto dove sperimentare con le proprie creazioni, arriva a Napoli: ed è subito amore. I napoletani amano le sue sperimentazioni ed ispirano il giovane Isidoro a nuove creazioni. Da non perdere La Foresta, presente in diverse dimensioni e nelle varianti al latte o fondente. Zucchero, burro di cacao, burro di latte, latte in polvere, sono gli ingredienti di questo eccezionale cioccolatino, simbolo dell’azienda: sfogliato e fragrante, ha una consistenza particolarissima ed un sapore intenso.
Taralleria napoletana, Via San Biagio Dei Librai, 3
Dal 1940, Leopoldo Infante è il re dello street food napoletano grazie ai suoi taralli. Nel 2017, nasce questa taralleria dal design ricercato, con un bellissimo il laboratorio a vista, che unisce tradizione ed innovazione. Accanto al classico tarallo napoletano “nzogna e pepe” (strutto e pepe), infatti, nascono nuovi gusti: vegani, integrali, al pomodoro, al basilico, ai friarielli, ecc… E’ possibile gustare i loro taralli dalla mattina alla sera e vi consigliamo di provare l’aperitivo: un tagliere a base, ovviamente, di taralli accompagnati da formaggi, salumi e salse d’accompagnamento.
Pizza a portafoglio di Gennaro Salvo, Via Toledo, 244
Restando in tema di street food non potevamo non parlare di quello per eccellenza: la pizza a portafoglio. Noi abbiamo assaggiato quella di Gennaro Salvo, a pochi passi da Piazza del Plebiscito, è il posto perfetto per gustare un’ottima pizza in tempi brevi. Fatta al momento, è disponibile in vari gusti, noi abbiamo provato la classica margherita. L’offerta comprende anche calzoni, frittatine e crocchè, insomma la parola d’ordine è tradizione.
Puok, Via Francesco Cilea, 104
Nel quartiere Vomero, troviamo questa hamburgheria take away di qualità. Il creatore di Puok, Egidio Cerrone, è un giovane appassionato di food e comunicazione che ha deciso di puntare tutto sugli hamburger nonostante le resistenze della città. A distanza di circa due anni dall’apertura possiamo dire ufficialmente che la sfida è stata vinta e nonostante il servizio veloce, la fila davanti al suo locale non manca mai. Cosa vi consigliamo? Gastrocriminale, Django e Mammà. Tutti i panini sono realizzati con materie prime locali e pani artigianali creati a posta per l’hamburgheria. Un salute speciale ad Egidio, che ci ha accolti come se fossimo a casa!
T’imballo, Via Francesco Cilea 26/C
Rimaniamo al Vomero per un altro take away. Questa volta si parla di pasta, per l’esattezza timballo. Questo piccolo locale è riuscito a rendere il piatto slow per eccellenza veloce e da passeggio. Diversi i condimenti: dal siciliano con melanzane e pomodoro, al classico alla genovese napoletana a quelli più particolari con mortadella e provola o vegani. Noi abbiamo provato quello più campano, il Nonna Tracchia: ragù napoletano con tracchiulella sfilacciata, salsiccia paesana, provola di Agerola e basilico. Punto di forza dei loro timballi è la panatura di pasta kataifi che da un tocco di modernità ed un’eccezionale croccantezza ad un piatto ipertradizionale.
Mimì alla ferrovia, Via Alfonso D’Aragona, 19/21
Ristorante storico, dal 1943 è amato da vip e politici. La location è classica e dal sapore antico, archi bianchi, soffitti dorati e foto dei personaggi famosi che l’hanno visitata appese alle pareti. Di contro, la cucina è moderna ed utilizza ingredienti del territorio enfatizzandone i sapori forti e decisi, piatti belli ma soprattutto buoni, dall’antipasto al dolce. I nostri piatti preferiti sono stati la Passeggiata napoletana (di cui abbiamo amato anche il nome) un antipasto che comprende degli assaggi della tradizione come il fiore di zucca ripieno, il peperone ripieno, la parmigiana di melanzane, ricottina, mozzarella di Bufala, ecc… Come primi vi suggeriamo i Tubettoni con salsa di pomodorini gialli, pomodori cotti al forno, peperoncini verdi di fiume e spuma di provola, qui abbiamo trovato tutti i sapori della tradizione napoletana in un’armonia perfetta! A seguire vi consigliamo il Baccalà su letto di salsa di ceci e scarola, un piatto delicatissimo dove mare e terra si sposano alla perfezione per dare vita ad un’unione di gusto. Come dessert una classicissima Torta Caprese, umida ed equilibrata, veramente ottima! Per finire provate il loro Limoncello, vi avvisiamo che è solo per palati forti ma non potete perdervelo.
Tandem, Via Giovanni Paladino, 51
Tappa obbligata per chi vuole assaporare il vero ragù napoletano, questa piccola trattoria con spazio esterno, offre tutti piatti della tradizione a base di carne. Vi segnaliamo la parmigiana di melanzane (anche questa con ragù), nonostante la preparazione non proprio leggera è un piatto autentico, dal gusto deciso. Buonissime le mezze maniche con ragù e provola affumicata, decisamente il loro cavallo di battaglia!
Pizzeria da Attilio, Via Pignasecca, 17
Tutto quello che esce dalle mani di Attilio Bachetti, pizzaiolo dell’omonima pizzeria, è assolutamente divino. Non a caso la pizzeria è insignita degli ambiti Tre spicchi Gambero rosso. I suoi impasti lievitano (fuori dal frigo) e riposano per 24 ore, per questo le pizze sono leggere e digeribili. Da non perdere: pizza Attilio, nove spicchi di gusti diversi scelti dal maestro pizzaiolo in base alla stagione ed all’ispirazione; pizza Carnevale (la pizza preferita di Laura), nasce come rivisitazione della lasagna di Carnevale napoletana, otto punte ripiene di ricotta fresca di Vico Equense, pomodoro di San Marzano, fiordilatte di Vico Equense, salsiccia beneventana e mix di parmigiano reggiano 24 mesi e pecorino romano DOP, effetto WOW garantito!
Concettina ai tre santi, Via Arena della Sanità, 7 Bis
Nel cuore dello storico quartiere Sanità, tra palazzi barocchi e le catacombe, si trova la pizzeria di Ciro Oliva, tre spicchi Gamberi rossi anche per loro. Pizzaioli da generazioni, quattro per l’esattezza, hanno saputo coniugare la tradizione della pizza partenopea a tecniche ed abbinamenti creativi. Il locale è moderno ed arricchito da elementi tipicamente napoletani in chiave moderna. Non perdete La montanara di Ciro, una piccola pizza fritta con ricotta di bufala, pancetta e scorze di limone: eccezionale! Mentre per quanto riguarda le pizze, la Concettina, pizza simbolo della pizzeria, è composta da spicchi di gusti diversi: pomodoro San Marzano, ricotta di bufala, cicoli, melanzane, provola e taralli, offre combinazioni originali e sapori intensi. Andiamo adesso a quella che per Roberta è una tra le pizze migliori di sempre: Il Sole della Sanità, pomodorino giallo, mozzarella e origano, semplice ma davvero indimenticabile.
50 Kalò, Piazza Sannazaro, 201/c
Tre spicchi Gambero rosso anche per questa pizzeria, tra le più rinomate della città, da luglio presente anche a Londra. Farine selezionate, tanta acqua, lunga lievitazione e l’utilizzo dei migliori ingredienti hanno fatto entrare Ciro Salvo nell’Olimpo della ristorazione italiana. Infatti, è considerato un vero rivoluzionario della pizza. Noi abbiamo provato la classica margherita, leggera e di qualità, nel menù sono specificate tutte le aziende produttrici dei prodotti utilizzati. Consigliati anche i tartufi ed i gelati realizzati dalla Cioccolateria Gay Odin.
Libreria Berisio, Via Port’Alba, 28
Luci soffuse, libri ovunque ed un personale di sala cortese, giovanile e pronto a consigliare il cliente: questa è la libreria Berisio. Perfetta per aperitivi o per un drink dopo cena, offre un ambiente informale ed internazionale. Affidatevi al barman, saprà soddisfare i vostri desideri! Un cocktail che vi consigliamo? Il 514 Passion: arancia, zucchero di canna, Angostura, Gin, Amaretto di Saronno, Fruit Passion e Ginger Beer.
L’antiquario, Via Vannella Gaetani, 2
Un portone chiuso ed un citofono. Bussate e vi ritroverete catapultati in un’altra epoca: camerieri e barman in divisa con giacca bianca, divanetti, tende di velluto rosso, luci soffuse, specchi, un pianoforte. Un locale estremamente particolare e sofisticato, dove vengono serviti esclusivamente cocktail e champagne di prima qualità. Questo è il posto giusto per le vostre serate romantiche e non, per staccare dalla vita di tutti i giorni e passare qualche ora in un’atmosfera da sogno! Da non perdere assolutamente il loro cavallo di battaglia servito in una terrina di terracotta (quella della foto): Slow Emotion: Rum Clairin di Haiti, mango, zenzero, lime, Angostura, sale e noce moscata.
Adesso lasciamo Napoli per spostarci nel salernitano ed in particolare a Paestum, dove abbiamo visitato due caseifici che certamente valgono una deviazione.
Azienda agricola San Salvatore – La Dispensa, via Dioniso, Giungano
Che sia per colazione, pranzo o cena (quest’ultima solo in estate) questo posto è l’ideale per una pausa all’insegna del gusto. Tutto ciò che si può assaggiare in questo luogo immerso nella natura proviene dai loro terreni. Noi l’abbiamo scelto per pranzo ed abbiamo provato le loro specialità cilentane: melanzane m’buttunate con ripieno di uova e formaggio, gustosissime, e hamburger di bufalo e patate fresche fritte accompagnato da salsa alla cipolla. La carne di bufalo è il loro prodotto di punta, cotta alla perfezione, si scioglie in bocca lasciando un sapore caratteristico.
Azienda agricola biologica Tenuta Vannulo, Via Galileo Galilei, 101, Capaccio
Animali felici danno prodotti buoni, questa la filosofia aziendale della Tenuta Vannulo ed infatti i loro prodotti sono davvero eccellenti. Varie produzioni con un’ unica protagonista: la bufala. A questa splendida realtà dedicheremo un intero articolo, seguiteci per saperne di più ;).
Siamo giunte al termine del nostro lungo giro gastronomico, sperando di non avervi annoiati. Noi abbiamo assaporato ogni singolo piatto ed ingrediente e sarà difficile dimenticarsi delle sensazioni provate. Vorremmo far un ringraziamento speciale a Federico de Cesare Viola per i suggerimenti su dove andar a mangiare ed a Nello di Campania Golosa per averci fatto da Cicerone durante la visita nel territorio salernitano.
Inoltre siamo grati a molti dei nostri followers (amici) che ci seguono sui social, per le dritte che ci hanno dato durante il nostro pellegrinare in giro per Napoli. Grazie a tutti ed ovviamente un altro ed ultimo grazie alle persone che abbiamo avuto il piacere di incontrare durante questo viaggio!
Visitate la Campania, terra di gusto ed accoglienza!