Mercoledì siamo state invitate alla presentazione del nuovo menu e del nuovo look di Perciasacchi. Da sei anni, ormai, Perciasacchi è un’importante realtà a Palermo ma i principi sono sempre quelli che hanno guidato Renata Ferruzza sin dall’apertura: materie prime ricercate, di qualità e perlopiù locali, piatti della tradizione siciliana rivisti con particolare attenzione verso l’aspetto nutrizionale.
Luci soffuse, colori della terra ed in particolare del grano, archi di tufo: l’atmosfera è avvolgente e la storicità del luogo è stata valorizzata. Anche la posizione in cui si trova, a due passi dal Teatro Massimo e dal Mercato del Capo, contribuisce al suo fascino.
Lo staff di sala è composto da ragazzi giovani e preparati. Sembra assurdo ma ancora oggi è difficile trovare personale che sappia rispondere alle domande che gli vengono poste dai clienti ma in questo caso non è stato così quindi complimenti.
I piatti che abbiamo assaggiato sono una selezione del nuovo menu ideato dallo chef Dario Marchese. Tra questi c’è anche la pizza, che è un altro dei capisaldi di Perciasacchi, preparata con farine ricavate da grani antichi siciliani dalla pizzaiola Miriam Scozzari. Per l’occasione, l’intero menu è stato accompagnato dai vini biologici della siciliana Cantina Di Legami.
Andiamo ai piatti. Abbiamo iniziato proprio con due assaggi dinuovo menu e del nuovo look di Perciasacchi a Palermo – Saporite (Salsa di pomodoro fresco, Cipolla, Acciughe di Sciacca lavorazione artigianale); entrambe sono ricette tradizionali a metà tra la pizza e lo sfincione. L’impasto è stato realizzato con farine 50% Perciasacchi e 50% Senatore Cappelli, squisito, leggero, fragrante e profumatissimo, così anche quello del pane, che infatti abbiamo finito ben due volte ahah.
Dopo, siamo passati ai piatti preparati dallo chef, come l’Insalata Siciliana con aringa affumicata, olive nere, arance, finocchi, cipollotto arricchita dal sorbetto di finocchio e arancia preparato dal Maestro gelatiere Antonio Cappadonia. Il sorbetto, delizioso, ha conferito freschezza e dolcezza ad una ricetta che è sempre stata relegata alla cucina casalinga, elevandola e cambiandone il gusto. Continuiamo con i nostri piatti poveri provando la Sarda Allinguata con patata al limone, riduzione di aceto e miele di Ape Nera e foglia di verdura fritta. Questo è stato il piatto preferito da Roberta, dolce, croccante, gustoso, un gioco di consistenze e sapori interessanti e raffinati. Ad accompagnare gli antipasti c’era il Metodo Classico Grillo Millesimato, brillante, dal perlage fine e persistente, intenso ed agrumato. Passiamo al primo: Tramonto che unisce, mezzi paccheri con crema di zucca, spuma di gorgonzola, guanciale croccante e aromi di Sicilia. Cremoso, delicato ma con punte di sapore date dal gorgonzola e dal guanciale, questo piatto è stato particolarmente apprezzato da Laura che ha “rubato” anche quello di Roberta ahah. L’abbiamo accompagnato con il Zafaràna Inzolia, un bianco fresco, aromatico e morbido.
Andiamo al Capone nell’orto, il secondo, composto da filetto di capone, crema di cipolle in agrodolce, olive nere disidratate, finocchi, foglie di capperi e lattuga lollo. Colorato e delicato, la crema di cipolle gli da forza e personalità, con questo abbiamo bevuto il Berlingheri Perricone. Un Perricone 100%, fruttato, intenso e sapido.
Dulcis in fundo Cannolo sfogliato. Un classico cannolo scomposto che, come uno scrigno, custodiva un fresco cuore di gelato al pistacchio di Bronte, anch’esso realizzato dal Maestro Cappadonia; una piacevolissima sorpresa.
Durante la cena, sono stati molti i momenti di intrattenimento grazie alla presenza di Salvo Piparo, attore e cantastorie di Palermo, che come sempre riesce a stregare tutti con i suoi racconti siciliani e la sua avvolgente simpatia!
Insomma, una cucina classica, ben fatta e capace di onorare l’ottima materia prima utilizzata.
Ringraziamo Renata Ferruzza e tutto il suo staff per l’accoglienza, a presto!