Le visite sull’Etna ci regalano sempre grandi emozioni. Una tra le ultime esperienze è stata anche tra le più entusiasmanti: la visita alla cantina Benanti a Viagrande (Ct). La cantina si trova esattamente di fronte al Relais San Giuliano, dove abbiamo alloggiato in occasione della presentazione della Prima Edizione della Master Class Gold 2019 “Experience Sicily in Lab” della Blu Lab Academy, quindi è stato naturale, per noi, approfittare di questa coincidenza per conoscere meglio un’azienda che ci ha sempre affascinate.La famiglia Benanti, fin dalla fondazione della cantina avvenuta nel 1988, ha deciso di puntare tutto sulle varietà autoctone dell’Etna: Carricante e Nerello Mascalese. Ogni area dell’Etna ha caratteristiche pedoclimatiche differenti e questa consapevolezza li ha portati ad acquistare tenute e terreni sui vari versanti dell’Etna, proprio per far si che ogni zona sviluppi al meglio il proprio vitigno di vocazione. Un altro degli aspetti in cui l’azienda ha precorso i tempi è stato quello di produrre dei vini monovitigni, fino a qualche decennio fa una vera rarità. Oggi, producono sette Etna DOC, quattro rossi, due bianchi ed un rosato, un monovitigno di Nerello Cappuccio e lo Spumante Metodo Classico ottenuto da uve Carricante.
La location è incantevole: i terrazzamenti tipici dell’Etna, la struttura con il palmento risalenti alla fine del 700, la piscina adornata da statue, caratteristiche piante di Fico d’India e piantine grasse, le sale degustazione sobrie ed eleganti. Un’eleganza semplice, non ostentata, vera, che riflette quella dei loro vini.
Le vigne hanno dai venti ai cento anni e le più anziane, Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese sono state impiantante senza innesto americano, in quanto risalendo al 1910 sono precedenti all’avvento della Filossera.
Noi abbiamo fatto una degustazione di quattro vini accompagnati da cibi tipici del territorio: l’Etna Rosato Benanti 2017 (Etna DOC Rosato), il Nerello Cappuccio Contrada Cavaliere 2016 (Terre Siciliane IGT Rosso), il Contrada Monte Serra 2016 (Etna DOC Rosso 100% Nerello Mascalese) ed il Rovittello 2013 (Etna DOC Rosso).
Il loro Etna Rosato, floreale e delicato al naso è un vino fine, intenso e persistente, e rappresenta, per noi, una delle migliori espressioni di vino rosato che abbiamo provato finora. Il monovitigno Nerello Cappuccio viene affinato in acciaio per ventidue mesi ed è un vino molto equilibrato, intenso, corposo e fresco. Altro monovitigno è il Contrada Monte Serra (Nerello Mascalese), che invece viene affinato in legno; all’olfatto si sentono immediatamente ciliegie rosse, erbe e note floreali mentre al palato è elegante, minerale ed ha una piacevole acidità. Il Rovittello è uno dei Cru di Benanti, viene prodotto con le uve provenienti dalle vigne ultracentenarie di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio ed affinato in grandi botti di legno per minimo 18 mesi. È un rosso di montagna che rappresenta l’espressione più alta dell’Etna Rosso: un meraviglioso rosso rubino con riflessi granato, aromi intensi di legno e vaniglia, al palato è terroso, minerale, elegante e speziato: superbo!
Benanti è ormai, in Italia e nel mondo, garanzia di qualità e di eccellenza vinicola; un’azienda capace di esaltare le varie anime del territorio etneo attraverso la produzione di vini di grande personalità e spessore organolettico. Avevamo avuto l’occasione di conosce il Cavaliere Giuseppe Benanti la scorsa estate a Straordinario ed è stata una gradevole sorpresa poterlo rincontrare e conoscere il figlio Antonio che da anni guida l’azienda di famiglia insieme al fratello Salvo. Grazie per l’accoglienza e per la disponibilità, a presto!