Venerdì è giunta al termine la terza edizione di Expo Cook che si è svolta alla Fiera del Mediterraneo a Palermo. Anno dopo anno, la manifestazione è divenuta un punto di riferimento tra le fiere di settore a livello nazionale. Il palinsesto è stato ricco di eventi, masterclass e cooking show ma ripercorriamo dall’inizio le iniziative che abbiamo vissuto ed alle quali abbiamo partecipato.
Martedì 26 Febbraio, quindi nel giorno di apertura, abbiamo tenuto la nostra conferenza “Chiacchierando di cibo – Come comunicare con gusto”. Per noi è stata un’occasione incredibile per metterci alla prova nell’organizzazione e conduzione di un evento del genere, ma anche di apprendimento, grazie ai nostri ospiti: Ornella Daricello, Food Writer di Gialla tra i fornelli e Social Media Strategist, Marco Durastanti, titolare di Villa Costanza, e Mario Notararigo, co-fondatore di MadoniEat.
Tutti giovani con grandi progetti, legati dall’amore per il cibo, per il territorio e la qualità che ci fanno sperare che chi decide di rimanere in Sicilia, o di tornarci, abbia la possibilità di crearsi un futuro migliore seguendo le proprie inclinazioni e valorizzando il nostro territorio. Dopo la conferenza siamo rimaste in fiera a visitare i vari padiglioni; le aziende che hanno partecipato sono tantissime e variegate, dagli arredi alle attrezzature, dai preparati alle materie prime non dimenticando lo spazio dedicato, per la prima volta, a vini, birre e liquori.
Mercoledì 27 Febbraio si è tenuto il Trofeo Trinacria (ideato dalla Sicilian School of Pizza) che ha visto sfidarsi più di cinquanta pizzaioli da tutta la Sicilia, giudicati da una giuria composta da esperti ed appassionati del settore tra i quali c’era la nostra Laura. La gara è andata avanti dalle 10 del mattino fino alle 16 del pomeriggio quindi credo che abbia soddisfatto la sua voglia di piazza, almeno per un po’ ahah
Il Trofeo Trinacria – da cui prende nome il blend di farine appunto Trinacria, (marchio registrato) realizzato dal maestro Daniele Vaccarella e confezionato da un noto mugnaio siciliano Filippo Drago di Molini del Ponte–è stato pensato per creare un confronto tra gli esperti del settore, riguardante non solo farine e tecniche di impasto, ma anche quelle che sono le innumerevoli materie prime che il territorio siciliano vanta, oggi conosciute e utilizzate anche da grandi Chef stellati di altre regioni d’Italia.
I concorrenti hanno avuto la possibilità di dialogare con vari esperti e giudici del settore, come la Dott.ssa Simona Lauri, panificatore artigiano, consulente tecnico, perito, docente, maestro e formatore di Arte Bianca, Don Antonio Starita: ambasciatore della pizza napoletana nel mondo, Salvatore Lionello: pizzaiolo napoletano, apprezzato sul web dai pizzaioli più giovani, innovatore della pizza napoletana con la sua “diversamente napoletana” caratterizzata da un cornicione molto pronunciato. Oltre agli esperti già citati, sono stati coinvolti anche noti maestri pizzaioli, giornalisti sia della regione Sicilia, che di altre regioni d’Italia.
Ma chi sarà salito sul podio tra i cinquanta sfidanti?
Al 1° posto Daniele Martorana, giovane pizzaiolo di Ragusa. “Ho realizzato un impasto indiretto, utilizzando una farina proteica per la biga e rinfrescando essa con un blend di farine integrali siciliane. Ho farcito la mia pizza con una crema al nero di seppia, della rucola selvatica, fette di pesce spada affumicato al carrubbo e limone, ricotta e arancia caramellata”.
Al 2° posto Rosario Passantino, di Palermo. “Ho fatto un impasto indiretto, ho utilizzato tre grani antichi (Maiorca, Tumminia e Perciasacchi).Ho farcito la pizza con una crema di carciofi aromatizzata al cipollotto, tuma di Godrano, gambero di Porticello e mandorle tostate”.
Al 3° posto Giuseppe Pintaudi da Barcellona Pozzo di Gotto: “Ho realizzato un impasto di Tumminia e tipo 1 molita a pietra con un preimpasto biga al 50 %. Ho farcito la pizza con purea di melanzane, dadolata di pesce spada e pinoli: in uscita ho aggiunto del pistacchio in grani, erba cipollina, involtini di pesce spada ripieni, datterino semisecco, stracciatella e pangrattato tostato”.
A seguire abbiamo assistito al cooking show del Bakery Chef Francesco Arena che per l’occasione ha creato una “Millefoglie di pane con tartare di gambero, crema di avocado e fragole, quenelle di spalmabile allo zafferano dell’Etna e croccante di pesto di basilico”: purtroppo non abbiamo avuto il piacere di assaggiarlo ma conoscendolo possiamo immaginarne la bontà! Dopodiché, Roberta ha partecipato alla Masterclass “Langhe, non solo Barolo”, una delle tante nate dalla collaborazione tra Cronache di Gusto ed Expo Cook. In particolare, abbiamo degustato i vini della celebre azienda Fontanafredda: Alta Langa Extra Brut DOCG 2014, Diano D’Alba DOCG La Lepre 2017, Nebbiano D’Alba DOC Marne Brune 2015, Barbaresco DOCG Coste Rubin 2014, Barolo DOCG Serralunga D’Alba 2013.
Interessante e ben condotta, è stata una piacevole occasione per approcciarsi ad una realtà vinicola così lontana dalla nostra; inutile soffermarsi sulla qualità eccezionale di questi vini noti in tutto il mondo. Quelli che Roberta ha apprezzato maggiormente sono stati, neanche a dirlo, l’Alta Langa Extra Brut DOCG 2014, una tipologia di spumante che sta vivendo un momento di grande crescita e di grande apprezzamento grazie alla spiccata personalità ed originalità che lo rende diverso da tutti gli altri; ed il Barbaresco DOCG Coste Rubin 2014, un vino suadente, morbido ed estremamente elegante.
Giovedì 28 Febbraio è stato il giorno degli ospiti d’eccezione: Igles Corelli, Luigi Biasetto, Massimo Mantarro, Claudio Ruta. Bagno di folla per Bruno Barbieri, che ha lanciato un messaggio molto importante sia per il mondo della ristorazione che per la nostra regione. È stato bello vedere come uno chef sia diventato un modello, sano, per tanti giovani e giovanissimi, un esempio di duro lavoro ed esperienza.
Venerdì è stata un’altra giornata piena di ospiti ed iniziative alle quali per altri impegni non abbiamo potuto partecipare. Ad ogni modo, con più di 30000 presenze Expo Cook si è concluso alla grande! Coraggiosa la scelta del luogo, la Fiera del Mediterraneo, da parte degli organizzatori dell’evento: Francesco Fontana, Fabio Sciortino e Francesco Lipari. Una realtà che dopo anni di abbandono, finalmente è tornata alla ribalta come luogo che non deve essere ricordato ma vissuto; speriamo che altri imprenditori seguano la scia e che il comune di Palermo si muova per dare maggior supporto a chi cerca di rivalutare i luoghi simbolo della nostra città.