Questa settimana è stata davvero un piacevole turbinio di eventi che giunti al termine vi racconteremo in questi giorni. Iniziamo da mercoledì. Siamo state invitate dall’azienda Donnafugata a partecipare alla loro serata “Insolito Rosso” che si è svolta al Mazzini 30 Taverna.
Donnafugata è un’icona del vino e della Sicilia, la Sicilia più bella: elegante, profumata, artistica e colorata. Tutte queste caratteristiche vengono espresse nei loro vini, a partire dalle etichette che sono una più bella dell’altra.
L’azienda viene fondata nel 1983 da Giacomo e Gabriella Rallo, lungimiranti ed innovativi, che dal 1990 vengono affiancati dai figli Antonio e Josè, e rappresentano una delle famiglie più importanti nel mondo del vino. Partendo da Marsala, negli anni, la cantina ha, ormai, conquistato l’intera regione con vigneti a Contessa Entellina, Pantelleria, Vittoria e sull’Etna. Al centro dell’immagine aziendale c’è la donna, a partire dal nome che fa riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa il Gattopardo. Un nome che significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia di una regina che trovò rifugio in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Una vicenda che ha ispirato il logo aziendale: l’immagine della testa di donna con i capelli al vento che domina su ogni bottiglia. Le loro etichette evocative, colorate e piene di simboli siciliani, sono dei piccoli capolavori. Ma andiamo al nostro evento.
“Insolito Rosso” è un format di eventi che si terranno in tutta Italia con l’obiettivo di rompere gli schemi degli abbinamenti, sfatare i miti che riguardano l’accompagnamento dei vini rossi, non tutti chiaramente. I protagonisti assoluti di queste serate sono Bell’Assai, Vittoria DOC Frappato Sicilia, e Floramundi, Cerasuolo di Vitttoria DOCG. Entrambi sono vini rossi giovani, profumati e non troppo tannici.
Gli abbinamenti della cena degustazione sono stati studiati insieme allo chef del Mazzini 30, Rosario Speciale, in un menu con contaminazioni orientali a base di pesce: abbiamo iniziato con il vino Sul Vulcano Rosso 2017 Etna DOC. Alla vista presenta un bel colore rosso rubino chiaro, offre un bouquet elegante con note di frutti di bosco e sentori floreali, di cannella e noce moscata. Al palato rivela una buona freschezza ed un tannino armonico, lungo ed equilibrato nel finale. È stato abbinato a Chips di crostone di pane raffermo con roastfish di tonno con zenzero caramellato e salsa teriyaki; il tonno, cotto “all’inglese” con un procedimento simile al tradizionale roastbeef, assume una consistenza molto particolare ed in più viene aromatizzato con delle spezie che ne esaltano il sapore. Il vino ed il piatto si fondono in un incontro perfetto. A seguire, Floramundi 2017 Cerasuolo di Vittoria DOCG (voi non lo sapete ma Roberta adora questa tipologia di vino), rubino intenso con brillanti riflessi violacei, un naso interessantissimo con note fruttate, di amarena e prugna, floreali e speziate. In bocca è morbido, fresco ed estremamente equilibrato. Accompagnato dal Fagottino di pasta fresca ripieno di finocchio brasato con gambero leggermente scottato, spuma di stracciatella e riduzione del suo corallo; la pasta davvero ben fatta, corretta sia nello spessore che nella cottura, il ripieno gustoso e di ottima consistenza era perfetto con la salsa di accompagnamento, un altro abbinamento insolito ma assolutamente azzeccato.
Infine, Bell’Assai Vittoria DOC Frappato Sicilia con il tipico colore rosso rubino brillante con riflessi violacei, al naso spicca la parte floreale con note di rosa e violetta ma anche quella fruttata con fragola e lampone. Fresco, morbido ed elegante. Questo è stato abbinato al Roche di calamaro con cuore al nero di seppia su una vellutata di crema di piselli e cuore di ricci, ottima l’armonia dei sapori che rievoca, ancora una volta, soprattutto nelle consistenze, la cucina asiatica.
Conoscevamo già il Floramundi mentre non avevamo ancora assaggiato il Bell’Assai ma siamo rimaste ammaliate da questi insoliti rossi e dal format della serata che ha esaltato sia i vini che il cibo.
È stata una meravigliosa cena, in ottima compagnia, che ci ha permesso di conoscere maggiormente una delle cantine più affascinanti del panorama siciliano e di apprezzare, ancora una volta, il servizio, la cucina e l’atmosfera del Mazzini 30 Taverna, grazie!