La Festa dei Morti è una ricorrenza molto sentita in Italia e soprattutto in Sicilia. Ricca di tradizioni, specialmente culinarie, molto diverse nelle varie regioni italiane??.
??In Veneto i fidanzati offrono alle promesse spose un sacchetto contenente “Ossi da Morti”, che sono dei dolcetti preparati con una base di mandorle tritate, zucchero, farina, albumi, burro, buccia di limone, lievito, cannella e modellati a forma di fava.
??In Liguria vengono preparati “bacilli” e “balletti”, rispettivamente fave secche e castagne bollite?. ??In Puglia nel giorno dei morti viene preparata la “Colva”, un dolce fatto di grano cotto con cioccolato fondente, chicchi di melagrana, mandorle, noci, uva passa e condito con zucchero e vincotto.
??Ma veniamo a noi??. La tradizione siciliana prevede che la notte dell’1 Novembre si lasci la tavola imbandita, per accogliere gli spiriti dei propri morti. Per l’occasione si preparano frutta di Martorana, ossa di morto, pupi di zucchero e scaccio (frutta secca).
La frutta di Martorana è un dolce famoso in tutto il mondo. La ricetta originale prevede esclusivamente farina di mandorle, zucchero e acqua. Leggenda narra che questo dolce sia nato perché le monache del monastero della Martorana, crearono dei frutti finti per rimpiazzare quelli veri raccolti dal giardino abbellirlo, in occasione della visita del papa dell’epoca.
Le “ossa di morto” sono dei biscotti a forma di ossa umane. Preparati con farina, acqua, cannella in polvere e chiodi di garofano macinati. Questi biscotti sono davvero particolari, infatti, hanno una parte inferiore scura e dura ed una superiore bianca e friabile.
I pupi di zucchero, detti anche pupaccena, sono realizzati con zucchero, glucosio, olio di mandorle, acqua e succo di limone. Questi raffigurano personaggi tipici del teatro dei pupi siciliani, come i Paladini di Francia. L’origine di questo dolce non è certa, in merito sono state formulate diverse teorie. Alcuni ne attribuiscono l’invenzione ad un nobile arabo caduto in miseria, altri ad Enrico III. Sicuramente è il dolce più rappresentativo di questa festività.
E adesso un po’ di foto che vi faranno venir voglia di provarli tutti