Dal 14 al 28 Dicembre, è in corso a Ficarazzi la manifestazione “L’arte della Panificazione”. All’interno di questa, interessanti convegni, degustazioni e momenti di formazione con alcuni dei protagonisti del mondo della panificazione, come Francesco Arena, chef, tra cui Bonetta Dell’Oglio, ed esperti del settore.
Finora abbiamo partecipato a due appuntamenti: il laboratorio con il Bakery Chef ed Ambasciatore del Gusto Francesco Arena e la degustazione di Panettoni artigianali siciliani, guidata da Salvatore Spatafora.
L’incontro con il fornaio messinese Arena era incentrato sulla Focaccia Messinese, una preparazione tipica caratterizzata da un impasto alto, soffice, che si cucina in forno a legna in grandi teglie. Tradizionalmente è ricoperta di scarola riccia, pomodoro a pezzi, acciughe e Tuma. Arena, utilizza per la sua pasta solo farine di grani antichi siciliani e lievito madre, anche gli altri ingredienti vengono reperiti in Sicilia. Ci ha svelato le dosi del suo impasto, i suoi segreti e mostrato l’intero procedimento. Alla fine il momento più bello: l’assaggio!
Non avevamo mai assaggiato la Focaccia Messinese ed è squisita, sicuramente proveremo a rifarla a casa.
Di seguito vi mostreremo tutte le foto dei vari passaggi per ottenere la mitica focaccia!
Lo scorso sabato, invece, abbiamo fatto una bella scorpacciata di panettoni siciliani, di altissima qualità. Il Panettone, dolce tipico del Nord Italia, da qualche anno è sbarcato in Sicilia (con ottimi risultati) ed è stato influenzato dai sapori e dai profumi tipici della nostra regione: pistacchio, mandorla, agrumi, sono solo alcuni degli ingredienti tipici dei panettoni siciliani.
Abbiamo iniziato proprio da uno dei prodotti di Francesco Arena, il Salina, con capperi canditi, uvetta di Pantelleria, mandorle di Avola tostate, semi di vaniglia del Madagascar, miele di acacia, scorze di arance e limoni bio. La copertura esterna è di cioccolato bianco e pistacchio tritato, impreziosita da 7 mandorle di Avola dorate (7 come le isole Eolie). Soffice come una nuvola, dolce ma non troppo è stato una bella scoperta.
Poi abbiamo assaggiato il panettone tradizionale di Lillo Freni, della Pasticceria Freni (Me): uva passa, arancia e cedro canditi, anche questo è realizzato con lievito madre ed ingredienti nobili.
Questo è stato l’anno degli chef che si sono affacciati al mondo dei panettoni. Alcuni davvero con ottimi risultati, noi durante questa degustazione abbiamo provato quello di Antonio Colombo, chef del ristorante Votavota di Ragusa. Farine italiane, prodotti del territorio ed una lavorazione artigianale curata nei minimi dettagli, il lievito madre usato per questa preparazione risale al 1954!
Ci spostiamo nella provincia di Palermo con il panettone siciliano (copertura esterna di cioccolato fondente, mandorle di Avola, pistacchi di Bronte, uvetta passa e scorzette d’arancia) della Pasticceria Palazzolo. Quella che abbiamo assaggiato è solo una delle sei varianti offerte da Santi Palazzolo che quest’anno ha vinto il titolo di Pasticcere dell’Anno dall’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani durante il Trofeo Pavoni.
Rimaniamo nei paraggi con il panettone della Pasticceria Delizia di Bolognetta. La Pasticceria propone ben otto varianti, noi abbiamo assaggiato quello tradizionale. Tutti vengono realizzati con lievito madre, senza conservanti (vanno consumati entro trenta giorni), tuorlo più per ottenere un colore più acceso ma sempre naturale ed un procedimento artigianale che dura tre giorni. Alla degustazione era presente Mauro Lo Faso che ci ha spiegato che quando si mangia un panettone artigianale non si dovrebbe avere subito sete (cosa che invece succede con quelli industriali) e che il momento migliore per gustare un panettone è due/tre giorni dopo la preparazione e non immediatamente.
Altra scoperta è stato il panettone del Bar Italia di Ficarazzi, che ha iniziato a produrre il dolce lievitato per eccellenza ben ventisette anni fa, rivelandosi un vero precursore di quella che oggi è ormai una consuetudine. Ne abbiamo assaggiate due delle varianti disponibili: una al pistacchio accompagnata da una crema al pistacchio ed una con confettura di albicocca. Entrambi deliziosi!
Infine, una variante molto particolare è quella della Pasticceria Musumeci di Randazzo (CT). Il panettone è realizzato con pistacchio di Bronte che non è utilizzato solo per la copertura o per il ripieno ma è contenuto nell’impasto; questo gli conferisce una consistenza insolita e caratteristica. Un’ampia panoramica dell’offerta siciliana che è riuscita a far sua una tradizione del Nord Italia sfornando ogni anno dei piccoli capolavori di gusto.
La manifestazione si concluderà il 28 Dicembre dalle 16:00 alle 22:00 con la presentazione del libro “Due anni a Brancaccio con Padre Pino Puglisi” di Mario Catalano; a seguire ci sarà la degustazione del famoso pane di Ficarazzi!