Ormai lo sapete, quando l’ONAF chiama noi non possiamo far altro che rispondere. L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi, della quale facciamo parte da poco più di un anno ha per noi un forte richiamo. In primis per la nostra passione per i formaggi e poi perché ormai è diventata un po’ una famiglia che ci fa sempre piacere rincontrare. Già a Gennaio avevamo partecipato al primo evento ONAF del 2019, “Gustando si impara” dedicato al Pecorino Siciliano DOP.
La manifestazione in questione era Caseus Siciliae, organizzata dall’Onaf Sicilia a Menfi (provincia di Agrigento) e dedicata alle cinque DOP siciliane: Piacentinu Ennese, Ragusano, Pecorino Siciliano, l’ultima arrivata la Provola dei Nebrodi ma soprattutto alla Vastedda del Belice. Un programma ricco di eventi hanno preso il via con “Caseifici aperti”: quattro dei caseifici produttori della Vastedda del Belice DOP (Caseificio Interrante, Caseificio Cangemi, Caseificio Cucchiara, Caseificio Ovini e Natura) hanno aperto le porte delle loro aziende accogliendo amanti del formaggio e curiosi.
Purtroppo non siamo riuscite a partecipare a questa splendida iniziativa, ci sarebbe piaciuto visitare i caseifici e, perché no, mettere le mani in pasta ma sicuramente non mancherà l’occasione. Non solo formaggi ma anche cultura. Nel programma c’era anche la visita al Palazzo Filangeri Cutò a malincuore abbiamo perso anche questa ma dovevamo prepararci per il pomeriggio. Lo storico palazzo fu costruito nel XVII secolo dai Corbera, una famiglia nobile di origine spagnola. Passò successivamente ai Filangeri di Cutò, da cui discendeva il celebre scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Egli trascorse qui le estati della sua infanzia, negli anni tra il 1905 e il 1914, utilizzandolo poi come modello per il Palazzo di Donnafugata del “Gattopardo”. Quasi completamente distrutto durante il terremoto, è stato in seguito parzialmente ricostruito ed è oggi sede del Municipio, del Museo del Gattopardo, dell’Istituzione Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa e del Teatro Sant’Alessandro. Tutto questo non fa altro che ribadire l’importanza del legame che c’è tra il territorio ed i prodotti enogastronomici tipici e la visione di questi come parte integrante e pregnante della nostra cultura.
Noi ci siamo recate direttamente al Vigneto Resort, la deliziosa location nelle campagne di Menfi, dove abbiamo alloggiato durante l‘evento e dove si sono svolte le iniziative del primo pomeriggio. Una struttura totalmente nuova, un’oasi di pace perfetta per staccare dalla routine giornaliera e dal trambusto della città.
Nel primo pomeriggio, si è tenuta la sessione di valutazione delle Vastedde della Valle del Belice DOP effettuata dagli Assaggiatori Onaf che ha portato, in serata, alla proclamazione della Miglior Vastedda della Valle del Belice DOP.
Il “Premio Belice ‘19” è andato al Caseificio Tradizionale Fratelli Manfrè (Gibellina, TP), mentre al secondo e terzo posto si sono classificati Sapori Antichi (Poggioreale, TP) e Società Agricola Le Prelibatezze del Feudo Pollichino (Contessa Entellina, PA). A conclusione di questa si è svolto il convegno “Comunicazione e valorizzazione dei formaggi siciliani: il ruolo dei comunicatori e degli assaggiatori”. Presentato dalla nostra Roberta e con interventi di Pietro Pappalardo (Delegato Sicilia Onaf), Giacomo Toscani (Vicepresidente Onaf), la nostra Laura, Teresa Bellino Armetta (Bottegaia e Portavoce Comunità Slow Food Botteghe di Quartiere) e Stephanie Cabibbo (Food Blogger “Mastercheffa”).
Questo per noi è stato uno dei momenti più importanti, come sempre di crescita e di confronto sul tema che ci sta più a cuore: la valorizzazione delle nostre eccellenze. Per fortuna sempre più aziende si rendono conto dell’importanza di avere una buona comunicazione perché contrariamente a quanto pensano in troppi, ancora, un ottimo prodotto non si vende da solo se il consumatore non lo conosce. È grave che in Italia molti dei nostri eccellenti formaggi siano del tutto sconosciuti, ma lo è ancor di più che anche i siciliani stessi ne ignorino l’esistenza. Eppure abbiamo una lunghissima tradizione casearia ed una varietà di prodotti veramente immensa.
Ad oggi, i tradizionali formaggi a pasta filata, da sempre realizzati in Sicilia, sono affiancati da nuove e giovani realtà imprenditoriali che creano formaggi molto particolari e di nicchia, ad esempio di capra. Gli standard qualitativi sono altissimi ma c’è davvero bisogno che i produttori ed i comunicatori inizino a collaborare se non vogliamo che queste realtà rimangano confinate all’interno dell’isola o peggio ancora dei paesi che li producono. Per fortuna l’Onaf Sicilia è molto attiva ed attenta verso queste tematiche e crea spesso occasioni, come questa, da cui nascono interessanti spunti e durante i quali il mondo dei formaggi viene portato alla ribalta in tutto il suo splendore. La partecipazione a questo momento è stata davvero importante ed appassionata da parte del pubblico!
Alla fine del convegno è arrivato il momento più atteso per tutti i golosi, la degustazione guidata dai Maestri Assaggiatori Onaf, aperta al pubblico, delle DOP siciliane abbinate ai vini dell’azienda Settesoli. Ovviamente abbiamo partecipato anche noi ed abbiamo avuto l’occasione di provare un Caciocavallo stagionato per ben 28 mesi…una vera chicca per chi come noi ama i formaggi dal gusto forte e deciso. Per concludere la giornata in leggerezza siamo andati alla Masseria Interrante per una cena rustica preparata con prodotti del territorio e durante la quale abbiamo assaggiato gli squisiti salumi prodotti da loro.
La seconda giornata è stata dedicata quasi interamente, dalle 17 alle 22, a quello che è in assoluto il piatto preferito di Laura ed immaginiamo di moltissimi di voi: sua maestà la Pizza! Infatti, si è svolto nella pizzeria La Piazzetta di Menfi l’evento “Sicilia in Pizza”, rivolto alle applicazioni gastronomiche della Vastedda della Valle del Belice DOP a cura della Federazione Italiana Pizzaioli e Le Trazzere del Gusto. Una gara avvincente ed appassionante tra otto pizzaioli, condotta da Laura.
La giuria popolare composta dai 48 commensali, tra cui Roberta che non ha saltato neanche un assaggio ahah ha decretato la Migliore pizza con la Vastedda del Belice DOP, premio che è stato assegnato a Santo Cicardo della pizzeria Il Rusticotto di Misilmeri (PA) per la sua Pizza Nebrodi. Una vera delizia con crema di carciofi di Sciara, pancetta dei Nebrodi, nocciole tostate dei Nebrodi e l’immancabile Vastedda del Belice DOP. Oltre quella del vincitore, molte sono state le proposte interessanti, la più originale è stata certamente quella di Carmelo Noto della pizzeria Fusion che ha utilizzato nell’impasto le pale di Fico d’India ed il loro frutto per guarnire la pizza, particolare e davvero buona. Anche in questa occasione l’entusiasmo dei partecipanti, pizzaioli e giuria è stato coinvolgente.
Finiti questi due giorni dove il buon cibo non è certo mancato secondo voi ne avevamo abbastanza? Ma quando mai ahah prima di lasciare Menfi ci siamo concesse una breve fuga alla Foresteria Planeta per concederci una colazione veramente spettacolare! Dolce, salato, frutta ma anche piatti preparati al momento dallo chef, ci siamo svegliate all’alba ma ne è davvero valsa la pena!
Così si è conclusa questa tre giorni dedicata ai formaggi di qualità ed alla convivialità. Ringraziamo sempre Pietro Pappalardo per l’opportunità dataci, è sempre un piacere collaborare con lui e con gli altri Maestri Assaggiatori, e tutti coloro che hanno partecipato ed a Emiliano Tidona per il materiale fotografico! A presto!