Esistono momenti in cui ci si trova davanti ad un grande ostacolo…
Momenti in cui l’unica cosa che possiamo fare è affrontare la bestia che abbiamo davanti, non ci sono vie d’uscita, non si può scappare…e qualora si potesse,la bestia ci inseguirebbe, verrebbe a prenderci e continuerebbe ad ostacolarci…
Esistono momenti in cui tutto quello che si può fare è fare i conti con se stessi e mettersi in pari…
Cercare la verità delle cose e nelle cose,trovarla,scomporla in minimi termini…
Questo la vita ci insegna,ad avere a che fare con noi stessi in mezzo agli altri.
Questo lo sa bene ed ha espresso questo concetto tramite una delle sue opere, “Pietra Blu”.
“Pietra Blu” è un olio su tela, creata nel 1973.
Salvati attraverso questa esplosione di colori ha voluto dare concretezza tramite l’arte al percorso della vita, “cosparso di rovi con strani rami” pericolosi per la sopravvivenza. Giunti alla base della pietra l’unica possibilità sta nell’affrontarla.
“Pietra Blu”, “I Sogni”, “Primavera d’alta Montagna”, “Montagna Gialla” come la grandissima parte delle sue opere, sono la materializzazione del colore in natura, suo solo compagno di vita.
Utilizza la bellezza dei colori e della natura anche e soprattutto per esprimere concetti alle volte anche aspri,come a volerli disacerbare,smussare. Come a voler far intendere che se questi fenomeni sono già presenti nella natura, è naturale che esistano e che vengano vissuti,è naturale farne esperienza…
Salvati è un artista contemporaneo nato a Roma nel 1939 e vissuto sino al 2014,poliedrico,pittore espressionista,ritrattista,miniaturista,vulcano d’arte sempre in eruzione che fa del colore il principale attore dello spettacolo.
“Il colore è il mio vero unico amico che mi consola senza mai rimproverarmi nulla”,”Io la poesia l’ho cercata, l’ho trovata nella natura, l’ho dipinta dandole anima tramite il colore”.
La sua passione è quella di realizzare le proprie opere con tecnica mista,utilizza colori ad olio,tempera,pastelli…trascorre ore a crearsi tele e telai.
Artista-Artigiano amante della musica classica lavora anche nell’arte della liuteria producendo chitarre classiche da concerto.
Grandissimo amante del buon bere,nel 2010 decide di dipingere con tecnica mista una serie di etichette per “Bottiglie d’autore” e decide di dedicare queste alla bellezza delle donne,motivo per il quale chiamerà questa produzione “Unica”.
Mentre guardavo le sue opere e cercavo di immergermi in quella che è la sua filosofia ho immaginato che fosse a fianco a me,ho immaginato che,da amante del buon bere, mi chiedesse di assaggiare un buon calice…
Ho chiuso gli occhi,ho cercato di immaginare un vino che avesse natura,carattere e colore,esattamente come le sue opere…
Ho riguardato “Pietra Blu”… volevo un vino rock e armonioso come quest’opera…che fosse di forte senso ma poco impegnativo allo stesso tempo.
Quella “Pietra Blu” voleva dirmi qualcosa…pensavo a distese collinari soleggiate e immaginavo l’estate.
Pensavo al vento,al sale,alle rocce.
Probabilmente pensavo ad un ambiente naturale riconducibile al mare…si, ero su un’isola…
La Sardegna!
Dura,forte,rock,aspra…
Ventosa,carica nei colori…
Si,adesso stavo pensando anche al vino…
Non poteva non essere il Rosso Primo di Meigamma!
Le prime mostre che aprirono le porte alla carriera di Salvati furono tenute proprio in Sardegna,tra Cagliari,Oristano e Bosa.
Giuseppe Pusceddu si trova esattamente nella parte più a sud (est) dell’isola.
Altro grande artista,del vino, a Villasimius su una collina a pochi passi dal mare comincia nel 2006 producendo esclusivamente Cannonau, vitigno autoctono del luogo,via via impianta Muristellu,Nasco,Nuragus,Vermentino e Carignano oltre alla produzione di frutta,ortaggi,olio e miele.Col suo lavoro infrange gli strereotipi sui vini sardi spesso troppo strutturati e pesanti.
Il clima mediterraneo con punte di 40°c gradi estivi e la posizione della vigna con le radici nel calcare,molto esposta al vento di Maestrale e Scirocco rendono questo vino potente,succoso,deciso,succulento…
E’ un vino che nasce in un appezzamento di terra di solo 1 ettaro e mezzo, riposa e matura in tini di rovere,caratteristica che lo contraddistingue al primo sorso. Al naso frutta rossa,ovviamente matura,ciliegie,prugne e il sale del mare che dista circa 600 metri.
Quando le uve vengono raccolte (a mano) segue la fase di diraspatura (vengono eliminati tralci e raspi della pianta),la pigiatura dell’uva viene eseguita in maniera soffice per non stressare il frutto e le sue bucce,poi parte la fermentazione per opera dei lieviti indigeni (caposaldo della vinificazione naturale/biodinamica: la fermentazione parte sempre per opera dei lieviti autoctoni che si sviluppano sulla buccia del frutto,gli enzimi del lievito si nutrono dello zucchero contenuto nel succo che viene fuori dopo la pigiatura,e lo trasformano in alcol e anidride carbonica). Dopo il passaggio in tini di rovere,che ammorbidiscono le spigolosità del vino, staziona circa 6 mesi in bottiglia.
Nessun utilizzo di chimica,nessuna filtrazione,nessun tipo di correttivo in cantina,nessun conservativo.
E noi non possiamo che amarlo così com’è il Rosso Primo di Meigamma, espressione liquida di una terra immersa nel mare e tormentata dai venti,dall’anima selvaggia e leggera.Un vino schietto, senza maschere ne correttivi.
Ogni bottiglia è diversa dall’altra a prova che ogni “lotto” di uva trasformata in vino avrà le sue personalissime caratteristiche in quanto la mano dell’uomo lavora solo e soltanto sulla sua valorizzazione seguendo processi naturali.
Ah,dimenticavo, “Meigamma” in dialetto significa “riposino post-pranzo”, Giuseppe e la moglie Barbara hanno scelto questo nome per la loro azienda per rendere chiara la loro filosofia di vita e di lavoro…una vita lenta,che rispetta i tempi naturali degli avvenimenti.
Si,sono certa che se si fossero conosciuti, Paolo Salvati e Giuseppe Pusceddu avrebbero avuto tante cose sulle quali confrontarsi sulla natura,sull’arte e sulla vita.
Intanto io continuo a fantasticare di poter servire un capolavoro di vino come questo ad un grande artista come Salvati e si,sono sicura che apprezzerebbe molto.
Cheers! 🙂