L’estate si è fatta attendere ma adesso è arrivata in tutta la sua potenza. Temperature torride, già da un mese, fanno boccheggiare… però, basta spostarsi da Palermo per avere un po’ di ristoro. Nel caso in cui il clima non vi bastasse per prendervi una pausa dalla città, vi diamo un altro ottimo motivo: il ristorante Ciciritto a Cinisi.
Ciciritto, sia per il menù che per la location, non ha nulla da invidiare ai ristoranti della città. Anzi, grazie proprio alla posizione “decentrata” riesce ad offrire un rapporto qualità-prezzo eccezionale.
Il locale è adorabile, arrivati nello spiazzale ci si trova davanti un edificio bianco e luminoso, classico e lineare. Una volta entrati si scendono delle scale ed è li che c’è la sorpresa: la sala è arredata con gusto, si distinguono diversi angoli riservati alla conversazione, luci soffuse ed una mise en place ben curata ed elegante, l’accoglienza è calorosa e gradevole. Il padrone di casa, Faro Giannola, ci ha subito fatte sentire come a casa. Aperto nel 2015, Ciciritto, ha trovato il proprio equilibrio nell’incontro con il giovane e creativo chef Salvatore Amato che offre un menu alla carta e la possibilità di provare un menù degustazione di sei portate a scelta del cliente.
Nell’attesa di iniziare la cena, abbiamo assaggiato un po’ di pane, fatto da loro, ed Olio Extravergine d’Oliva (Regaleali di Tasca D’Almerita, fatto in prevalenza con Biancolilla e Nocellara, ed Extravergine Biologico di Alessandro di Camporeale, 50% Nocellare del Belice e 50% Biancolilla) che piace sempre e fa anche bene. Faro Giannola ci spiega che per il pane amano variare gli impasti, noi abbiamo provato quello senza sesamo preparato con il 60% di Tumminia ed il 40% di Maiorca, quello con il sesamo di farina di rimacino classica, la focaccia con farina di rimacino, semi di finocchietto ed olio EVO, ed i grissini, sempre con farina di rimacino, semi di finocchietto ed olio EVO.
L’inizio è nel segno della tradizione siciliana e palermitana in particolare, con dei Cubotti di panella con limone, maggiorana e timo.
Abbiamo proseguito con un assaggio di vari antipasti: Baccalà mantecato con capperi, menta e chips di carota su crema di piselli e maionese alla paprika; Cruditè di mare; Frittino di mare con calamaro, mandorla, zucchinetta e cantalupo; Scampi fritti panati al semolino con albicocche, Caciocavallo di Cinisara grigliato e crema di pane; Gamberi marinati al timo e maggiorana con carciofini, guazzetto di scamorza affumicata e bottarga di tonno, per essere precise quella di Ciccio Sultano, affinata da Alfio Visalli. Piatti ben pensati e ben realizzati, perfetti per l’estate. Quelli che abbiamo apprezzato maggiormente sono stati gli Scampi ed i Gamberi: frutta, crostacei e formaggio, un trio vincente in cui ogni elemento era distinto e distinguibile ma al contempo parte di un insieme armonioso. I piatti cambiano in base alle stagioni, quelli in questione fanno parte del menu estivo, tranne il Frittino di mare che viene mantenuto nella formula ma varia in base agli ingredienti stagionali.
Andiamo ai primi, vero vanto della cucina del Ciciritto. Anche stavolta non ne abbiamo provato uno o due ma addirittura quattro (sapete che ci piace esagerare ahah), uno più buono dell’altro! Una panoramica completa dalla pasta ripiena al risotto: Calamarata con cozze, pesto di mandorle tostate, pomodorini confit e crema di prezzemolo; Riso Carnaroli con vongole, zeste di limoni, polvere di capperi e menta; Fagottino di pasta fresca ripiena di gambero e mascarpone con salsa al nero di seppia e ricci di mare; Tagliatelle fresche di Tumminia con triglie, scampi e favette. Sapori, odori, colori: il paradiso degli amanti della pasta! Anche stavolta piatti equilibrati ed originali, i nostri piatti del cuore? Sicuramente il Fagottino di pasta fresca che solo a guardarlo sembra un’opera d’arte, all’assaggio rivela un’armonia di sapori tutta da ricordare, sapido, dolce… un piatto squisito! Anche il risotto davvero ottimo, freschissimo e perfetto per l’estate.
Come secondo abbiamo assaggiato un fuori menu “Rossa rosso” in onore degli ingredienti protagonisti: la triglia ed il tonno. Arricchiti da fagiolina, fiori di zucca e crema di mango. Due dei nostri pesci preferiti nello stesso piatto, poteva non piacerci? Impossibile! L’unica pecca, per quanto ci riguarda, è stata la cottura del tonno che avremmo preferito meno cotto. Per il resto, la triglia è stata esaltata nella sua delicatezza grazie al fiore di zucca con il quale è stato creato per lei un vero e proprio abito su misura.
Ci avviciniamo alla conclusione con il pre-dessert, composto da crema di pistacchio, gelo di cantalupo e gelato al basilico ed alla cannella.
Delizioso il gelo di cantalupo, golosa alternativa al classico gelo di melone, è stato reso ancora più fresco attraverso l’utilizzo del gelato al basilico. Abbiamo terminato con il dolce: una Cialda croccante con mousse di pistacchio, la degna conclusione di una fantastica cena!
I dessert non sono in carta perché variano spessissimo in base all’ispirazione dello chef ed alle materie prime.
I vini scelti per la serata sono stati il Metodo Classico Rosé Pas Dosé D.Zero di Milazzo ed il Carricante 2015 di Lisciandrello. L’esaltazione dei nostri vitigni autoctoni: Inzolia Rosa per il D.Zero ed il Carricante, tipicamente etneo.
La nostra esperienza è terminata qua, anche se in realtà si siamo soffermate per diverso tempo, dopo cena, a chiacchierare con il titolare Faro Giannola che ci ha trasmesso tutto il suo amore e la sua dedizione verso il suo lavoro e la sua creatura. Ciciritto si è rivelato una piacevolissima scoperta, speriamo di tornare presto a trovarvi!